Con il nuovo anno sono previsti diversi cambiamenti riguardanti la busta paga: scopriamo di seguito di cosa si tratta. Queste novità impattano in modo significativo sui redditi dei lavoratori.
Con la fine del 2024 arrivano novità importanti in merito alla busta paga, che stanno richiamando l’attenzione di innumerevoli lavoratori. Il 2025 si apre con cambiamenti importanti per i cittadini, tra vari bonus e aggiornamenti in merito a Irpef, fringe benefit e cuneo fiscale. Le novità in questione impattano in modo significativo sulle buste paga del 2025: le misure si inseriscono all’interno della manovra in atto che ha previsto una serie di agevolazioni rivolte ai lavoratori italiani, destinati a sostenerli.
Tra i cambiamenti principali in busta paga rientra il Bonus mamme: si tratta di un particolare esonero contributivo parziale riguardante i contributi previdenziali delle lavoratrici dipendenti e anche autonome, escluse quelle che sono nel regime forfettario.
Il Bonus mamme riguarda tutte le lavoratrici che hanno almeno due figli e un reddito massimo annuale pari a 40mila euro: oltre a questi requisiti, il figlio minore dovrà compiere 10 anni massimo entro il 2027, età che si allunga a 18 anni nel caso di madri con più di due figli.
All’anno il massimo previsto dal governo per questa misura è di 300 milioni di euro: la novità è volta a sostenere famiglie molto numerose e incentivare l’occupazione femminile. Oltre al Bonus mamme, la manovra 2025 prevede una riforma in merito alle aliquote Irpef, che sono state rimodulate passando da 4 a 3 scaglioni.
Un’altra novità della manovra 2025 è la riduzione del cuneo contributivo, sistema che prende il posto di quello precedente di Draghi. Si tratta di una riforma fiscale che prevede somme aggiuntive variabili quali 5,3% per redditi tra 8.500 e 15.000 euro, 7,1% per redditi fino a 8.500 euro e il 4,8% per redditi tra 15.000 e 20.000 euro. Questi importi sono esclusi dal calcolo dell’Irpef, comportando un beneficio netto nei confronti dei lavoratori.
In caso di redditi tra i 20 e 40mila euro è previsto ora un sistema che prevede un aumento 1.000 euro per guadagni fino a 32.000 euro, che si azzerano raggiunti i 40 mila euro.
Oltre a tutto questo, nel 2025 sono previsti una dei bonus legati alla produttività e novità per i fringe benefit. Nei prossimi tre anni, infatti, è aumentato il limite connesso all’esenzione per le somme previste dal datore destinate a coprire spese come affitto, mutuo per la prima casa e utenze domestiche. Inoltre, il limite è salito da 258,23 euro a 1000 euro e a 2000 se si hanno figli a carico.
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