Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio si troverebbe a Palazzo Chigi ma non per parlare della scarcerazione di Mohammad Abedini. Riflessi anche sul caso Sala.
Un inizio anno veramente scoppiettante e trepidante di notizie, anche belle come quella esplosa nelle ultime ore circa la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista tratta in arresto a Teheran. La professionista si trovava in luogo con visto regolare e per motivi di lavoro, nello specifico reperire del materiale per il suo podcast: Stories.
Da sempre dubbi sul motivo dell’arresto, sono state molte le perplessità che hanno gettato le ombre sul motivo effettivo. Numerose le ipotesi formulate, tra queste la correlazione con la carcerazione di un ingegnere iraniano, Abedini Mohammad. Il 38enne è stato tratto in arresto lo scorso 16 dicembre a Malpensa, accusato di fornire dei materiali pericolosi all’Iran. Droni da assemblare e che l’anno prima avevano provocato l’uccisione di alcuni militari statunitensi.
Nordio presente a Palazzo Chigi (ma non per il caso Abedini)
La notizia quindi della presenza del Ministro della Giustizia Carlo Nordio a Palazzo Chigi aveva un po’ creato delle perplessità circa un suo possibile collegamento con la vicenda Abedini, ma lo stesso non esita con apposita nota a fare chiarezza. Ha smentito la notizia secondo cui si troverebbe a Palazzo Chigi per discutere sul possibile rilascio di Mohammad Abedini; chi segue la vicenda sa come i legali dello stesso avrebbero chiesto i domiciliari. Intanto l’udienza è fissata al prossimo 15 gennaio.
Nordio sottolinea il suo incontro con il Sottosegretario Alfredo Mantovano avvenuto non per la liberazione di Cecilia Sala di cui peraltro ha espresso un notevole entusiasmo. La sua presenza in sede verte più che altro sulla questione separazione delle carriere; il ministro in altri termini ha evidenziato come la sua principale preoccupazione sia la riforma costituzionale su cui si batte da 30 anni ed ha ricordato altresì la presenza di un trattato di estradizione con gli Stati Uniti che viene gestito secondo dei parametri giuridici.
L’intervento di Tajani
Sul punto è intervenuto anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani il quale ha affermato la lontananza tra le due questioni; già nei giorni scorsi si è parlato della separazione fra il caso Abedini e l’arresto della giovane giornalista. Non c’è una rivendicazione dell’Iran nonostante i due arresti fossero avvenuti a distanza veramente ravvicinata. Tajani ha anche espresso soddisfazione per il rientro in Italia appunto di Cecilia Sala. Una questione che lo colpisce personalmente visto il rapporto di amicizia del ministro con il padre della giornalista.