Omicidio Marco Vannini: Martina Ciontoli premiata come detenuta modello, ma insorgono le polemiche

Martina Ciontoli premiata in carcere dopo tre anni, l’ex fidanzata di Marco Vannini è pronta a iniziare una nuova vita, non senza polemiche.

È reclusa in prigione, nel carcere di Rebibbia, a Roma, Martina Ciontoli, l’ex fidanzatina di Marco Vannini, il ragazzo ucciso a Cerveteri la sera del 17 maggio 2015, per via un colpo di pistola esploso accidentalmente da Antonio Ciontoli, papà di Martina. Almeno, i fatti sono stati raccontati in questo modo. Ora, la ragazza ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza un premio, un primo passo per rifarsi una nuova vita.

Martina e Marco insieme al mare
Martina e Marco insieme al mare (Milanomet.it)

Martina Ciontoli lavora come barista nel bar situato all’interno del Ministero di Giustizia, con orario dalle 7:30 fino alle 14:30, da lunedì al venerdì. Un premio per reintegrarla in società e un primo spiraglio di normalità. Nel frattempo, la giovane è riuscita a laurearsi in scienze infermieristiche con il massimo dei voti. Condannata a scontare 9 anni e 4 mesi con l’accusa di omicidio in concorso, assieme alla mamma e al fratello, Martina si è dimostrata un detenuto modello.

La nuova vita di Martina Ciontoli: parla la mamma di Marco Vannini “Non ha ancora chiesto scusa”

Nonostante i tre anni di prigione e il lento ritorno alla vita, non si sono ancora placate le polemiche riguardo la famiglia Ciontoli, unita nel tentativo di nascondere il tremendo omicidio del povero Marco Vannini. E non si placano le polemiche riguardanti Martina. Questa volta, le accuse provengono dalla mamma del suo ex, Marina Conte, la quale ha commentato la decisione di premiarla con amare parole.

“Rilasciata perché detenuta modello? Non credo lo meriti, non ha ancora chiesto scusa e non è pentita” ha dichiarato la donna, ancora scossa dai fatti tremendi accaduti quasi dieci anni fa. E poi ha proseguito: “Con mio marito Valerio ci chiediamo di continuo come possa essere considerata una detenuta modello, proprio lei che non ci ha mai cercato, neanche per dirci che le dispiaceva per quanto accaduto”.

I due findanzatini
I due findanzatini (Milanomet.it)

Secondo Marina Conte, Martina non si è mai veramente pentita. In carcere dal 2021, la ragazza non ha mai dato segnali di pentimento. Il fratello, invece, durante il processo aveva letto una lettera di perdono. Ora, la ragazza è stata premiata per buona condotta, diventando impiegata presso lo stesso Ministero di Giustizia nella quale è stata condannata.

Il premio ricevuto da Martina Ciontoli per buona condotta, ma la mamma di Marco non ci sta

“È diventata un modello da seguire, avrà una coscienza per dirci cosa è accaduto esattamente in quella casa, quando è morto mio figlio”, ha dichiarato la Conte, ma a infittire il mistero sulla morte di Vannini c’è anche la questione del prelievo degli 80 mila euro che i Ciontoli avevano effettuato un mese dopo aver compiuto il delitto. Per quale motivo?

Marco Vannini sorridente in vacanza
Marco Vannini sorridente in vacanza (Milanomet.it)

Per riscuotere gli 80 mila euro, la famiglia aveva ipotecato la propria abitazione, senza mai pagare le rate. Forse, l’intenzione era quella di fuggire per non affrontare il processo. “Si sono attivati solo per i propri tornaconto personali, pensando di poter vendere i propri beni” ha concluso la donna. Una storia assurda, ancora oggi non completamente chiarita.

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