Lutto a Lecco, morti padre e figlio nello stesso istante e per un strano gioco del destino: a unirli la grande passione per la musica.
La vita, spesso, è strana e imprevedibile, e il destino può legare due anime, decidendo di porre fine a entrambe nello stesso instante. È ciò che è successo a Lecco, dove Papà Renato e il figlio Francesco si sono spenti la stessa notte, a distanza e per due motivi diversi. Renato Porcu, di anni 88, da tempo era malato di cancro, mentre il figlio Francesco Porcu è stato stroncato da un infarto.
Padre e figlio deceduti lo stesso giorno, lo scorso venerdì 3 gennaio. Se Renato è morto consumato dal male che lo aveva assalito già da diverso tempo, Francesco è stato ritrovato privo di vita nel suo letto, probabilmente stroncato da un arresto cardiaco avvenuto durante il sonno. I funerali della famiglia Porcu saranno celebrati insieme nella Basilica di San Nicolò a Lecco, martedì 7 gennaio alle ore 14:30.
Enrico Porcu, fratello di Francesco, ha parlato di “strano caso della vita”, e nello stesso giorno ha perduto la sua famiglia. Il papà Renato, originario della Sardegna, si era trasferito in Lombardia negli anni Sessanta, prima a Milano, poi a Lecco, dove ha messo su famiglia. L’uomo ha svolto il lavoro di operaio per la società Leuci, la storica fabbrica di lampadine, oggi non più esistente.
Era un grande appassionato di musica e si dilettava con la sua fisarmonica, da giovane aveva messo in piedi un complesso musicale insieme ad alcuni amici. La stessa passione per la musica ereditata dal figlio Francesco, ex batterista della heavy metal band Axton. Con gli Axton, Francesco aveva registrato il primo demo Time to Kill, uscito nel 1987, e per due anni il suo garage era stato il covo del gruppo.
Dopo l’uscita dalla band, Francesco è diventato dipendente di banca. Era andato in pensione da poco, ma aveva continuato a suonare la sua amata batteria. La band Axton, tra le migliori nell’underground metal tricolore, sul suo profilo social esprime il dolore per la perdita di un membro storico. “Tempi gloriosi e indimenticabili”, scrive, ricordando gli anni Ottanta.
Renato Porcu era malato da tempo, il tumore lo ha portato via in pochi mesi, mentre Francesco non si è più svegliato, dopo essersi coricato. È stato ritrovato esanime, a Varenna, mentre in ospedale erano in corso le procedure per l’attestazione di morte di suo padre. In centro a Varenna, Francesco si era trasferito 15 anni fa, dopo aver vissuto nella frazione di Fiumelatte.
Ora, mamma Rosanna è rimasta da sola ad abitare la dimora di via Cairoli, nel cuore di Lecco. Enrico racconta che il papà aveva suonato in diversi gruppi musicali, la fisarmonica era la sua passione più grande, durante le estati era sempre in giro con la sua band per suonare nei concerti di paese. In base ai messaggi e alle chiamate sul telefonino, si pensa che Francesco sia morto il 2 gennaio, anche se il corpo è stato scoperto soltanto il 3. Da giovedì scorso, infatti, l’uomo non aveva più risposto al telefono.
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