La nuova Legge entrata in vigore va a modificare quelle che sono state le regole della strada fino ad oggi nonché le vite di molte persone.
La patente B non sarà rinnovata oltre una determinata soglia d’età. A stabilirlo è la nuova Legge che rimette un po’ d’ordine nelle nostre vite e sulle strade che guidiamo ogni giorno. La decisione è stata presa ed è definitiva, molte persone che, nonostante l’anzianità, sono abituate a guidare, dovranno riscrivere la propria quotidianità e cambiare le proprie abitudini.
Oltre alle modifiche apportare al Codice della Strada che fanno temere di perdere la patente, una nuova sfida sopraggiunge all’orizzonte: anche mantenerla nel tempo è una questione messa in discussione. Questi cambiamenti e le decisioni prese dimostrano quanto l’aver preso legalmente la patente non implichi una condizione definitiva: il documento che autorizza la guida di un automezzo può facilmente venir tolto.
Oltre alla facilità del vedersi togliere la licenza di guida, è importante far propria una nuova consapevolezza: il documento potrebbe non accompagnare tutto l’arco della vita di una persona. Raggiunto un determinato limite d’età, stabilito proprio di recente e reso definitivo dall’ultima Legge approvata, non sarà consentito il rinnovo.
Sappiamo che ogni dieci anni, a partire dal conseguimento della patente, è necessario dover rinnovare il titolo pagando le rispettive tasse e superando gli esami clinici correlati, in modo da dimostrare di essere in grado di guidare. Oltre i 50 anni d’età, la durata della validità del documento scende a 5 anni e più si invecchia, più il margine di tempo tra un rinnovo e l’altro va a diminuire, salvo la presenza di impedimenti e condizioni che richiedono fin da più giovani un rinnovo più frequente.
Sopraggiunta una certa età, è possibile che le condizioni psico-fisiche siano compromesse, rendendo la guida meno sicura per sé stessi e per gli altri. L’invecchiamento comporta un normale decadimento, le condizioni di salute si fanno meno stabili, i riflessi sono meno pronti e può capitare di dover assumere dei farmaci per seguire delle terapie, le cui conseguenze sono condizioni di lucidità alterate.
Sono tante le motivazioni che possono influire sulla qualità della guida. Trovarsi nelle condizioni cliniche migliori, a volte, può non essere sufficiente: l’avanzare dell’età porta inevitabilmente dei cambiamenti e non rende più possibile guidare con la stessa attenzione e prontezza d’azione rispetto a quando si era più giovani.
E’ il caso, per citare un esempio, del recente incidente stradale provocato da un 87enne a Genova. L’uomo, perfettamente in salute, ha preso una strada contromano, superando la coda di auto e causando un grave scontro.
Secondo quanto dichiarato dai testimoni, l’uomo avrebbe percorso per diverse centinaia di metri la strada opposta. La spiegazione che ha fornito alla polizia stradale per giustificare la sua manovra è stata semplice e chiara: ha voluto evitare di restare bloccato nel traffico.
Per l’uomo è stata immediatamente predisposto il ritiro della patente. Questo significa che, nonostante gli anni d’età e d’esperienza alla guida, tale grave reato comporta la perdita della licenza di guida, nonché l’obbligo di pagamento di una sanzione importante.
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