Il pellet è un combustibile molto diffuso perché ottimizza il calore e costa poco, ma è davvero così conveniente? Ecco la verità a riguardo
Negli ultimi anni, il pellet è diventato una delle soluzioni di riscaldamento più popolari nelle case italiane, grazie ai suoi numerosi vantaggi. Questo combustibile, costituito da scarti di legno compattati, si sta imponendo come la scelta più diffusa tra gli italiani. Sia per una ragione economica che ecologica. Molti quindi lo preferiscono ai tradizionali sistemi di riscaldamento come termosifoni e condizionatori.
Una delle ragioni principali del suo successo è la capacità del pellet di riscaldare rapidamente gli ambienti. Le stufe a pellet, infatti, sono molto efficienti e riescono a distribuire il calore in modo uniforme. Quindi non bisogna aspettare tanto per tenere casa calda.
Perché scegliere il pellet e perché non conviene
Un altro fattore che permette di scegliere il pellet è il costo contenuto. Rispetto ad altri combustibili e alle bollette salate dei riscaldamenti tradizionali, il pellet offre un’alternativa più economica. Permette quindi, di ridurre di gran lunga i consumi energetici. Inoltre, a differenza dei termosifoni e dei condizionatori, il pellet non solo è più conveniente, ma comporta anche minori costi di gestione, senza incidere eccessivamente sulle spese mensili.
Tuttavia, ora questo combustibile non sembra più essere il miglior sistema di riscaldamento. Secondo una ricerca universitaria però, non è l pellet il tipo di riscaldamento su cui puntare. Scopriamo invece qual è il più consigliato.
Riscaldamento domestico, no al Pellet: ecco il sistema di riscaldamento più efficiente e conveniente
Con l’arrivo dell’inverno, la scelta del sistema di riscaldamento giusto non è solo una questione di comfort, ma anche di convenienza economica e di impatto ambientale. Un’analisi condotta dall’Università Tecnica di Monaco ha esaminato in dettaglio 13 diverse tecnologie di riscaldamento, con l’obiettivo di trovare le soluzioni più vantaggiose in entrambi i settori. Lo studio ha utilizzato un modello che simulava una tipica abitazione a due piani. E poi ha valutato ciascun sistema utilizzando parametri come l’analisi del ciclo di vita (per misurare l’impatto ambientale) e il valore attuale netto (per analizzare la sostenibilità economica).
Tra le soluzioni analizzate, le pompe di calore aria-acqua (specialmente se abbinate ai pannelli fotovoltaici) sono emerse come le più convenienti in termini di costi operativi. Tuttavia, sul piano dell‘efficienza ambientale, i sistemi più performanti risultano essere quelli che combinano pompe di calore con fotovoltaico, seguiti dalle caldaie a gassificazione del legno. Al contrario, i sistemi a pellet con solare termico e i sistemi di accumulo con ghiaccio hanno ottenuto punteggi più bassi per l’eco-efficienza.
In generale, sebbene la scelta dipenda dalle fluttuazioni dei prezzi energetici e dall’investimento iniziale, le pompe di calore e le caldaie a gas restano le soluzioni più equilibrate in termini di efficienza complessiva.