Pensione, puoi andarci anticipatamente ma perderai questi soldi

È ufficiale, si può andare in pensione anticipatamente, grazie alla rendita integrativa: ecco, però, cosa si andrà a perdere

Il sistema pensionistico italiano prevede che l’età minima per accedere alla pensione di vecchiaia sia fissata a 67 anni. Tutte le altre opzioni di pensionamento anticipato sono considerate misure alternative. Tra queste, la pensione anticipata contributiva consente di uscire dal mondo del lavoro a 64 anni. Tuttavia, per poter usufruire di questa prestazione è necessario aver accumulato almeno 20 anni di contributi, lo stesso requisito richiesto per la pensione ordinaria.

pensione anticipata
Pensione, puoi andarci anticipatamente ma perderai questi soldi (MilanoMet.it)

A partire dal 2025, la pensione anticipata contributiva subirà delle modifiche. Sebbene l’accesso diventi in alcuni casi un po’ più facile, con la possibilità di anticipare l’uscita dal lavoro di tre anni, ci sarà una novità importante. Per usufruire di questa misura, sarà necessario rinunciare al Trattamento di Fine Rapporto (TFR), il che potrebbe risultare svantaggioso per alcuni lavoratori. Questo nuovo meccanismo mira a semplificare l’accesso alla pensione anticipata, ma c’è da rimettersi a livello economico, dato che il TFR rappresenta una somma rilevante per molti dipendenti.

Pensione anticipata a 64 anni: sì ma a che prezzo?

Il sistema pensionistico italiano offre due principali misure per l’uscita dal mondo del lavoro: la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata contributiva. Sebbene entrambe abbiano lo scopo di garantire un supporto economico post-lavorativo, presentano differenze sostanziali.

Pensione anticipata a 64 anni
Pensione anticipata a 64 anni (MilanoMet.it)

La pensione di vecchiaia è la forma di pensionamento standard e riguarda tutti i lavoratori. L’età minima per accedervi è fissata a 67 anni, a condizione di aver versato almeno 20 anni di contributi. Tuttavia, esiste una distinzione tra chi ha iniziato a lavorare prima del 1995 e chi ha cominciato successivamente. I lavoratori che hanno iniziato prima di quella data possono andare in pensione a 67 anni con i requisiti di contributi. Mentre coloro che hanno cominciato dopo devono aspettare fino a 71 anni, ma con il requisito di 5 anni di contributi. I

La pensione anticipata contributiva, invece, è accessibile solo a chi ha cominciato a versare contributi dopo il 1995. In questo caso, l’uscita dal lavoro è possibile a 64 anni, con 20 anni di contributi, ma a condizione che la pensione raggiunga almeno tre volte l’assegno sociale (circa 1.616 euro al mese).

Come cambia la modalità contributiva nel 2025

Nel 2025, però, ci sarà una novità significativa per la pensione anticipata contributiva. Sebbene i requisiti di età e di contributi non cambino, si introdurrà una nuova modalità che permetterà di anticipare la pensione di 3 anni. La condizione per ottenere questa pensione anticipata sarà però la rinuncia al Trattamento di Fine Rapporto (TFR), che verrà utilizzato per facilitare l’uscita dal lavoro. Questo cambiamento potrebbe risultare interessante per chi ha ancora molti anni di lavoro davanti, in quanto il TFR verrà destinato al fondo pensione. Diventa,però, problematico per chi ha accumulato pochi versamenti o non ha aderito a un fondo pensione.

pensione contributiva 2025
Come cambia la modalità contributiva nel 2025 (MilanoMet.it)

Inoltre, per chi ha già versato contributi alla previdenza complementare, ci sarà la possibilità di utilizzare questi importi per raggiungere l’importo minimo necessario per la pensione anticipata. Questo potrebbe rendere più facile l’accesso alla pensione anticipata, soprattutto per chi ha accumulato un buon capitale in un fondo pensione. Tuttavia, chi non ha versato nulla ai fondi complementari troverà questa strada difficile da percorrere.

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