Tra pochi giorni comincerà il mandato di Trump come presidente degli Stati Uniti d’America: le dichiarazioni che lasciano perplessi.
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza deve avvenire prima dell’inizio del suo nuovo mandato, fissato per il 20 gennaio 2025.
Durante una conferenza stampa in Florida, Trump ha avvertito che, in caso contrario, il Medio Oriente potrebbe essere teatro di gravi conseguenze, definendo la situazione come “un inferno” per Hamas e per chiunque coinvolto.
Trump: “possibile uso della forza per Groenlandia e Panama”
Trump ha lasciato aperta la possibilità di utilizzare la coercizione militare o economica per raggiungere i suoi obiettivi geopolitici. Riguardo alla Groenlandia, ha ipotizzato di imporre dazi elevati alla Danimarca qualora non accettasse un’eventuale decisione della popolazione di unirsi agli Stati Uniti.
Ha motivato queste posizioni con ragioni di sicurezza economica e nazionale, citando il crescente coinvolgimento di Cina e Russia in quelle aree. Simili considerazioni sono state avanzate per il Canale di Panama.
Trump ha ribadito la necessità che gli alleati della Nato aumentino le spese per la difesa al 5% del Pil, contro l’attuale obiettivo del 2%. Ha sottolineato che tali investimenti sono sostenibili per i Paesi membri e indispensabili per rafforzare l’Alleanza.
Parlando delle sue relazioni internazionali, Trump ha elogiato il rispetto mostrato nei suoi confronti dai leader stranieri, citando l’incontro recente con il primo ministro italiano Giorgia Meloni, che lo ha raggiunto per un colloquio privato. Ha menzionato anche la visita a Parigi per la riapertura di Notre Dame, occasione in cui ha sottolineato l’accoglienza riservatagli dal presidente francese Emmanuel Macron.
Trump ancora impegnato in diversi processi
Trump è ancora implicato in diverse battaglie legali. La corte d’appello di New York ha respinto la sua richiesta di rinviare la sentenza nel caso Stormy Daniels, relativa ai pagamenti segreti alla pornostar. La sentenza è attesa per il 10 gennaio.
Inoltre, un giudice ha temporaneamente bloccato la pubblicazione del rapporto sull’indagine delle carte segrete di Mar-a-Lago, con la motivazione che potrebbe pregiudicare alcuni coimputati di Trump. Questa decisione è stata presa dalla giudice distrettuale Aileen Cannon, nominata da Trump stesso, mentre una corte d’appello esamina le richieste urgenti dei coimputati.
Insomma, questo nuovo mandato di Trump sembra che non lasci spazio alle mezze misure, il presidente degli Stati Uniti è più che determinato a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato, anche con l’uso della forza e non solo della scaltrezza che lo contraddistingue. Le dichiarazioni di Trump fanno trasparire il suo approccio deciso alle questioni che verrà chiamato a risolvere, non si è ancora insediato e già appaiono chiare le difficoltà geopolitiche, legali, economiche e diplomatiche che dovrà affrontare.
